Movida a Napoli, l’onda tra i vicoli scatena la rivolta all’alba: «Chiamiamo tutti il 112»

Alcol ai più giovani e decibel impazziti tra i Quartieri spagnoli e piazza del Gesù

La movida nei Quartieri
La movida nei Quartieri
di Gennaro Di Biase
Domenica 14 Gennaio 2024, 22:56 - Ultimo agg. 16 Gennaio, 07:37
5 Minuti di Lettura

Il volume della musica sale, e sale anche la rabbia dei residenti. Da vico Quercia, intorno all’una e mezza, parte l’ennesima segnalazione per schiamazzi notturni, con tanto di video. È la notte del 13 gennaio, e su tutti i gruppi whatsapp dei comitati di residenti dei Quartieri Spagnoli, Cisterna dell’Olio o via Bellini comincia a rincorrersi un esercito di messaggi. Tra le 23 e le 3, dai locali arrivano ritmi rock o sudamericani ad altissimo volume, fino nelle camere da letto. Veri e propri concerti. Per questo, parte la chat degli “insonni”. «Comincio a chiamare il 112 - scrive un membro - chiamate anche voi». «Ok, chiamo, una sola chiamata è poco», risponde un altro.

«Faccio anch’io - aggiunge un terzo cittadino, così la pattuglia arriva». È il tam-tam degli insonni: cioè quei cittadini che abitano nelle location più gettonate della movida partenopea, alcune delle quali sono nuove di zecca. Parliamo di strade in cui «si violano tutte le regole relative ai volumi della musica e agli schiamazzi notturni - scrivono i comitati - e la situazione è insostenibile nonostante le denunce». La nuova strategia di chi abita nelle tante vie in cui si balla, si canta e si beve fino quasi all’alba, specialmente in centro storico, è quella di cercare in massa l’intervento delle forze dell’ordine. Sono gli effetti della Napoli del by night, tanto rumorosa quanto viva. Ma le due cose non sono sinonimi. A una nuova strategia dei residenti – va sottolineato – corrisponde anche una nuova mappa della movida. 

A Napoli, al contrario di quanto accade in altre metropoli, il centro storico è abitato. Questo fattore rende più complesso che altrove ottenere equilibrio tra movida e vivibilità. Sono 8.020 le attività di food and beverage in città, ma il loro numero è in aumento e in continuo spostamento. Partiamo proprio da qui, e vediamo perché si sta spostando, nel dettaglio, il flusso di giovani e giovanissimi nelle ore del divertimento. Come si muove l’onda della movida? Qualcosa è cambiato, negli ultimi mesi, soprattutto in funzione di due elementi. Primo: il boom turistico, che ha convertito determinate zone all’accoglienza dei visitatori e favorito le aperture di nuovi bar. Secondo, ma non secondario: la standardizzazione dei prolungamenti notturni della metropolitana di linea 1 (chiusura alle 2 nelle notti tra venerdì e sabato e in quelle tra sabato e domenica), che in qualche modo “indirizza” i giovanissimi verso alcune location più vicine alle uscite. Insomma, l’ampliamento dell’offerta del trasporto su ferro ha portato da un lato una decongestione del traffico veicolare, tangibile ma non definitiva. E, dall’altro, un numero maggiore di minorenni in strada nel by night. 

«Qui a Montecalvario è tutto come sempre - scrive un residente nella chat sopracitata - si vede largo Baracche pieno di gente è con musica assordante.

Più tardi cominceranno altri e andremo avanti tutta la notte». Quartiere che vai, termometro della movida che trovi. Zone come il quadrilatero di via Cisterna dell’Olio, per esempio, e i Quartieri Spagnoli, contano su entrambi gli elementi di cui abbiamo parlato sopra: sono cioè location vicine alla metro, con le stazioni di Toledo e Dante. E sono battute dai visitatori. Questo le rende particolarmente appetibili per il by-night. E, di conseguenza, particolarmente difficili da vivere per i residenti, come segnalano gli stessi comitati. 

 

Non a caso, la festa inizia già dai treni della metro: l’altra sera, nel vagone tra Vomero e centro storico, c’era un mini-concerto di un tik-toker imitatore di Vasco Rossi. Tornando su Cisterna dell’Olio, tra piazza Dante e piazza del Gesù (con 38 licenze), va sottolineato che l’area è stata esclusa dall’elenco delle strade in cui l’ordinanza comunale vieta la concessione di nuove licenze e le aperture di nuovi bar. Stesso discorso vale per via Bellini, nella parte alta tra Galleria Principe e Accademia di Belle Arti: le nuove location di movida sono queste. Anche vico Lungo Gelso, ai Quartieri Spagnoli (dove ci sono 109 pubblici esercizi totali), è esclusa dall’elenco. Si canta a tutte le ore. Tra i vicoli la musica è sempre altissima, come l’insonnia dei residenti. L’ondata dei giovanissimi ha raggiunto anche la ben collegata piazzetta Fuga, che scoppia di minorenni tra la funicolare centrale e la stazione di Vanvitelli. 

Video

La tara dell’alcol ai minorenni non è stata risolta, né nei punti di ritrovo più recenti né in quelli classici. In certe zone, come ai chioschi di Mergellina (cioè la curva in cui fu ucciso Francesco Pio) si beve a tutte le età fino a notte fonda, tanto la musica trap è sempre altissima. Lo stesso vale tra piazza Dante e Port’Alba. Pochissimi esercenti chiedono un documento ai ragazzi, prima di vendere cicchetto o spritz. «Ho 17 anni e trovo alcol senza problemi», sorride Gianni, a Mezzocannone. Il distributore automatico di bevande, qui, è assaltato da under 18. Eppure, anche per via della lontananza dalla metro, i flussi notturni tra via Mezzocannone, Largo Giusso e Banchi Nuovi si sono ridotti. A San Giovanni Maggiore Pignatelli, che ai tempi del Covid era una delle piazze più affollate, i ristoranti sono ora dedicati a turisti stranieri di alto profilo. Le feste alla mensa universitaria occupata sono comunque frequenti e ricche di concerti, come ieri, ma vanno per la maggiore piazza Miraglia, i dintorni del Conservatorio, via San Sebastiano e la sempre affollata piazza Bellini. Lontani dalla linea 1, sono meno affollati di sera anche i baretti di Chiaia, in questo periodo, ma l’area è «abbandonata dai controlli delle forze dell’ordine», spiegano i comitati. Presa d’assalto ieri, come in tutte i weekend, anche la Galleria Umberto, dove migliaia di ragazzini si riversano nei fast-food a basso costo. La violenza qui è di casa, come dimostra l’episodio del minorenne con coltello appena denunciato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA