Incidente a Fuorigrotta, Rita Granata morta dopo tre giorni di agonia

Rita Granata era all'ospedale San Paolo in condizioni gravissime

Da Facebook
Da Facebook
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Mercoledì 8 Maggio 2024, 23:07 - Ultimo agg. 9 Maggio, 19:01
3 Minuti di Lettura

Non ce l’ha fatta Rita Granata, è morta ieri mattina all’ospedale San Paolo dopo tre giorni di agonia. La ventisettenne napoletana era stata investita domenica scorsa in via Leopardi a Fuorigrotta, poche ore prima dell’altro investimento, mortale, che ha spezzato la vita della ventunenne Sara Romano in via Leonardi Cattolica.

Rita aveva trascorso una serata con le amiche; tutte insieme stavano rientrando a casa a bordo di un taxi. In via Leopardi l’auto bianca s’è fermata per far scendere la donna. Dopo aver salutato le amiche, Rita s’è diretta verso il portone della sua casa, all’angolo con via Rossetti. Non lo ha mai raggiunto. 

Su via Leopardi viaggiava, a velocità folle, una Volkswagen Polo guidata da un 24enne, al suo fianco un amico di due anni più giovane. Il guidatore probabilmente non ha nemmeno visto la donna che attraversava: l’ha colpita in pieno e con una tale violenza da scaraventarla sul selciato trenta metri più avanti. Subito dopo l’impatto la fuga, in direzione dell’ingresso della Tangenziale di Fuorigrotta. Solo mezz’ora dopo l’investitore tornerà sul luogo per essere identificato dalla polizia municipale, ora è accusato di omicidio stradale.

Nel frattempo viene lanciato l’allarme per la ventisettenne. Arrivano i soccorritori e la polizia municipale per i primi rilievi. Quando Rita Granata giunge in ospedale, al San Paolo, ai medici appare immediatamente chiaro che la situazione è disperata. Ha traumi in tutto il corpo, lesioni interne e, soprattutto, un edema cerebrale che impone un delicato intervento alla testa. 

Ieri mattina il cuore di Rita ha smesso di battere. La notizia ha devastato la famiglia e portato un velo di tristezza nel grande mondo degli amici della giovane donna. Laureata in Relazioni Internazionali all’Orientale nel 2021, aveva tentato l’avventura politica candidandosi alla municipalità con Alessandra Clemente, attualmente era supervisore e partner di ricerca per il Centro Studi d'Europa. 

Era atleta di successo nel Judo e ieri la federazione campana ha postato un lungo messaggio di addio ricordando il suo impegno nell’ambito della Fijlkam dove era già previsto per lei un ruolo dirigenziale. 

Cordoglio dalla presidente del Consiglio Comunale Enza D’Amato: «Con profonda tristezza che ho appreso della tragica perdita di Rita Granata.

Questo evento doloroso si aggiunge alla recente tragedia di Sara Romano. Le mie più sentite condoglianze vanno alle famiglie e agli amici delle ragazze. Questi incidenti rappresentano un doloroso e urgente richiamo alla necessità di intervenire per migliorare la sicurezza stradale».

Anche il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli ha diffuso un messaggio: «Ci troviamo a piangere un'altra vittima innocente della strada. Una ragazza uccisa dalla follia e dall'incoscienza. Sono anni che assieme ai cittadini ci battiamo per l'installazione di dossi e dispositivi anti-velocità su quelle strade ormai diventate dei cimiteri. Eppure ci hanno dato pochissimo ascolto e ci si muove a passo di lumaca».

© RIPRODUZIONE RISERVATA