I falsi miti sull'Intelligenza Artificiale: intervista a Matteo Massaroli

EMBED

A pochi giorni dagli incontri tenutisi a San Josè, in California, con protagonista il gruppo americano Ndivia  in cui è stato presentato l'ultimo microchip progettato per supportare la rivoluzione dell'Intelligenza artificiale, possiamo afferma che l'IA si conferma grande protagonista del nostro tempo. L'evento, tanto atteso per il mondo del settore delle nuove tecnologie, è stato soprannominato la «Woodstock dell'IA».

L'Intelligenza artificiale, senza dubbio, si sta mostrando in tutte le sue potenzialità e capacità migliorando, ogni giorno di più, e creando intorno a sé non poche polemiche sui rischi. Ormai è sempre più chiaro che l'IA non è più solo frutto dei migliori film di fantascienza, ma è soprattutto una realtà con la quale bisogna iniziare a convivere. Molte delle tecnologie che quotidianamente utilizziamo sono alimentate dall'Intelligenza Artificiale, come ad esempio gli assistenti vocali presenti sui nostri smartphone, oppure i suggerimenti che le piattaforme di streaming ci propongono in base alle nostre preferenze. Le porte dell'Intelligenza Artificiale sono state aperte grazie a ChatGPT, la chatbot di OpenAI che permette all'uomo di «parlare» con la macchina. 

Servizio di Clara Lacorte