Salvò neonato abbandonato, poliziotto lo ritrova 24 anni dopo come collega: «Sei Gesù Bambino?»

L'agente Eyster lo soprannominò così dopo il ritrovamento durante i giorni di Natale

Poliziotto salvò un neonato abbandonato: 24 anni dopo si incontrano e scopre che anche il ragazzo è diventato un'agente
Poliziotto salvò un neonato abbandonato: 24 anni dopo si incontrano e scopre che anche il ragazzo è diventato un'agente
Sabato 4 Maggio 2024, 13:11 - Ultimo agg. 5 Maggio, 12:51
3 Minuti di Lettura

Una storia strappalacrime, in grado di far riflettere sulla potenza del destino, quella che ha coinvolto un poliziotto americano che 24 anni fa ha soccorso un bambino appena nato abbandonato in uno scatolone. Le vite di queste due persone hanno poi preso binari differenti: l'agente è andato in pensione e il piccolo è stato adottato ed è cresciuto in una famiglia felice. Oggi, finalmente, i due si sono rincontrati in una maniera piuttosto sorprendente. “Gesù Bambino” (così è stato ribattezzato il neonato) è entrato in Polizia ed è stato riconosciuto da un collega di Gene Eyster, il poliziotto che in quel freddo inverno del 2000 gli ha salvato la vita. La telefonata ricevuta lo ha lasciato senza parole: «Mi ha chiamato l'agente Josh Morgan e mi ha detto che stava con un giovane di nome Matthew Hegedus-Stewart. Poi mi fa: non ci crederai, ma Gesù Bambino è seduto accanto a me in questo momento. È la mia nuova recluta».

Il ritrovamento e il soprannome 

In una fredda notte di dicembre del 2000, tre giorni prima di Natale, un neonato è stato abbandonato in una scatola di cartone nel corridoio di un condominio a South Bend, Indiana.

Avvolto soltanto tra delle coperte e una camicia di flanella, la sua vita iniziava con un gesto tanto disperato che avrebbe potuto compromettere la sua intera esistenza. Allertato da alcuni ragazzi, il primo a intervenire è stato il tenente di polizia Gene Eyster. Il piccolo fu portato subito in ospedale, dove il poliziotto gli regalò un orsacchiotto, un gesto di conforto in una situazione così difficile. Eyster lo ha soprannominato "Gesù Bambino", una scelta dettata dalla vicinanza al Natale e dalla suggestiva immagine del bambino lasciato in una scatola che ricordava la mangiatoia di Betlemme. Dopo essere stato affidato a una famiglia adottiva amorevole, il piccolo è cresciuto senza conoscere molte delle circostanze straordinarie del suo ritrovamento. Nel frattempo gli anni sono trascorsi e il tenente Eyster è andato in pensione nel 2019, portando con sé il ricordo di quella notte e la curiosità per il destino di quel bambino.

L'incontro

Dopo 23 anni, il destino ha riunito i due in un modo che nessuno avrebbe potuto prevedere. Un giorno, Eyster ha ricevuto una chiamata dall'ex collega Josh Morgan che lo ha lasciato senza parole. Ha scoperto, infatti, che Gesù Bambino, ora identificato come Matthew Hegedus-Stewart, non solo è vivo e in salute, ma sta lavorando come agente di polizia nello stesso quartiere in cui è stato ritrovato. Questa rivelazione è avvenuta dopo che Hegedus-Stewart e Morgan erano intervenuti in una chiamata nella stessa zona degli appartamenti dove Matthew era stato abbandonato. Matthew ha raccontato la sua storia personale al collega che quindi è riuscito a ricostruire tutto. C'è poi stato un toccante incontro tra Hegedus-Stewart e Eyster, reso ancora più emozionante dal fatto che l'ex poliziotto aveva recentemente perso suo figlio Nicholas. Vedere in Matthew certi comportamenti che gli ricordavano il “suo ragazzo” ha reso la situazione estremamente suggestiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA