Verona, tre neonati infettati da un batterio in ospedale: chiuso il reparto. C'è il precedente del Citrobacter nella stessa struttura

Si vuole scongiurare che accada quanto avvenuto nel 2020 quando il reparto maternità venne chiuso per 4 mesi

Verona, tre neonati infetti in ospedale: chiuso il reparto neonatale. Potrebbe essere Citrobacter (il batterio killer): il precedente
Verona, tre neonati infetti in ospedale: chiuso il reparto neonatale. Potrebbe essere Citrobacter (il batterio killer): il precedente
Lunedì 6 Maggio 2024, 14:33 - Ultimo agg. 7 Maggio, 13:55
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Allerta sanitaria nell'ospedale Borgo Trento di Verona a seguito della scoperta di un batterio sospetto nella terapia intensiva neonatale. Dopo il precedente del 2020, quando il Citrobacter ha provocato morti e lesioni nella stessa struttura, la direzione dell'ospedale ha agito bloccando i ricoveri nel reparto come misura precauzionale.

Batterio infetta tre neonati in un ospedale di Verona: cosa sappiamo

Tre i neonati prematuri risultati positivi. C'è forte preoccupazione per un possibile ritorno proprio del Citrobacter, un batterio notoriamente resistente e pericoloso, specialmente in ambienti ospedalieri (soprannominato "killer"). Nonostante i neonati non abbiano sviluppato patologie gravi, la memoria dell'episodio del 2020, in cui quattro bambini persero la vita e altri sei subirono danni permanenti, è ancora molto fresca. 

Oggi le conferme, intanto scatta il blocco della terapia intensiva neonatale

Arriveranno presumibilmente oggi i risultati delle analisi sul germe trovato all'interno della maternità dell'ospedale. Per questo, come riporta l'Arena, la direzione medica dell'Azienda ospedaliera ha deciso a scopo precauzionale di bloccare i ricoveri in terapia intensiva neonatale. 

Il professor Ercole Concia, già direttore dell'Unità di malattie infettive dell'Aoui, ha espresso seria preoccupazione: se il germe fosse confermato come Citrobacter, significherebbe che la fonte originaria del contagio non è stata mai pienamente eradicata.

La sua raccomandazione è drastica: smantellare il reparto per proteggere la salute dei neonati.

Il precedente del 2020

I tre piccoli che hanno contratto l'infenzione ora non hanno sviluppato patologie potenzialmente mortali. Ma è ovvio che si vuole scongiurare in tutti i modo che accada quanto avvenuto nel giugno del 2020 quando il reparto maternità venne chiuso per 4 mesi e successivamente bonificato dopo la scoperta del Citrobacter che si era annidato nei rubinetti, provocando la morte e le lesioni di alcuni neonati (4 bambini morti e 6 resi disabili). 

Cos'è il Citrobacter

Il Citrobacter è un batterio cosiddetto “ubiquitario”, dal momento che può essere trovato ovunque: in acqua, negli alimenti e in parte anche nella flora intestinale umana. Tuttavia, in individui vulnerabili come neonati, anziani e immunocompromessi, può causare gravi infezioni quali meningite, sepsi e infezioni del tratto urinario, respiratorio e delle ferite.

La trasmissione avviene principalmente per via orale attraverso cibi contaminati, ma in ambienti ospedalieri può diffondersi anche attraverso le mani non sanificate degli operatori sanitari o oggetti contaminati. Le tre specie principali che causano infezioni gravi nell’uomo sono C. freundii, C. koseri e C. braakii.

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