«Siamo qui per parlare di una delle tante “terre dei fuochi” d'Italia. C'è stata un'interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti per la prevenzione e per la repressione di questo fenomeno deprecabile che attenta alla salute dei cittadini e, soprattutto, abbiamo parlato delle prospettive di azioni comuni da realizzare a breve».
Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine dell'incontro svoltosi nella sede vescovile di Acerra, al quale hanno preso parte anche il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il presidente della conferenza episcopale campana, Antonio Di Donna, l'onorevole Carmela Auriemma, e diversi vescovi della provincia di Napoli e Caserta.
«A questo tavolo - ha aggiunto il Prefetto - ne seguiranno altri specifici sulle singole materie che attengono soprattutto alla prevenzione ed alla repressione per la tutela della salute, quindi analisi dell'acqua e dell'aria».
«C'è anche la necessità di stabilire determinati obiettivi prioritari - ha aggiunto di Bari - tutto questo oggi è stato fatto in un'unica azione, e insieme noi andremo avanti perché questa attività possa essere sempre più incisiva e finalizzata alla soluzione del problema».
«Il tema delle bonifiche è molto aspro, non so cosa sarà fatto, ma credo che sarà difficile che qui saranno fatte» ha detto il presidente della conferenza episcopale campana, e vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, a margine dell'incontro per fare il punto sulle nuove iniziative da intraprendere nella Terra dei fuochi.
«Vorrei essere più ottimista sulle bonifiche - ha aggiunto - ma almeno da questo incontro è emersa soprattutto la volontà chiara, espressa dal Prefetto di Napoli, di far dialogare tra loro le istituzioni perché non sempre c'è un dialogo soprattutto sul tema del contrasto alle terre dei fuochi».