Influenza aviaria, l'Oms si prepara: «Pronti al vaccino se la situazione dovesse mutare». Ecco il piano

L'organizzazione è pronta ad agire rapidamente qualora la situazione dovesse cambiare

Influenza aviaria, l'Oms si prepara: «Per ora vaccino non necessario, ma pronti se la situazione dovesse mutare». Ecco il piano
Influenza aviaria, l'Oms si prepara: «Per ora vaccino non necessario, ma pronti se la situazione dovesse mutare». Ecco il piano
Mercoledì 8 Maggio 2024, 13:13 - Ultimo agg. 13:58
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità, sotto la guida dell'epidemiologa Maria Van Kerkhove, a capo della Preparazione e prevenzione contro epidemie e pandemie, continua a monitorare attentamente l'evolversi della situazione riguardante l'influenza aviaria H5N1. Nonostante l'interesse crescente verso questo virus, «l'Oms attualmente non ritiene necessaria l'attivazione del sistema di produzione di un vaccino pandemico per l'uomo». Tuttavia, l'organizzazione è pronta ad agire rapidamente qualora la situazione dovesse cambiare.

La capacità di risposta dell'Oms

Van Kerkhove ha evidenziato come l'OMS sia ben organizzata, in particolare dopo l'esperienza maturata con il Covid.  «Se la situazione dovesse evolversi in una Pheic», cioè in una emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale, «o in una pandemia» come è stato per Covid-19, «ma ancora una volta - precisa l'esperta - non siamo a quel punto, con le attuali tecnologie vaccinali stimiamo che si potrebbero produrre 4-8 miliardi di dosi di vaccini per l'influenza pandemica in un anno (a seconda di quanto antigene è necessario in ciascun vaccino)». Il processo di produzione sarebbe più veloce di quello per il Covid e i vaccini sarebbero disponibili entro 4-6 mesi. 

Il sistema di preparazione pandemica (PIP Framework)

Istituito nel 2011, il Pandemic Influenza Preparedness (PIP) Framework è un meccanismo attraverso il quale l'OMS ha stabilito accordi per lo sviluppo e la distribuzione rapida di vaccini in caso di emergenza pandemica.

Attualmente, nonostante il monitoraggio continuo, non è necessaria l'attivazione di questo sistema. Al momento, ci sono due candidati virus vaccinali  relativi ai virus del clade H5 2.3.4.4b pronti per lo sviluppo del vaccino e, eventualmente, per la produzione. Questi sono parte di un'ampia rete di sorveglianza, il Global Influenza Surveillance and Response System (GISRS), che comprende 152 Centri nazionali Oms in 130 Stati membri, oltre a centri di collaborazione e laboratori di riferimento Oms specializzati in virus H5.

Le preoccupazioni

L'aviaria sarà la prossima pandemia? «È fortemente possibile, se molti lavoratori delle aziende lattiero-casearie contraggono l'H5N1», il virus aviario che circola tra le mucche in diversi stati Usa, «rischiamo una pandemia». Jennifer B. Nuzzo, Lauren Sauer e Nahid Bhadelia, tre accademiche americane, lo scandiscono a chiare lettere in un intervento pubblicato sul Washington Post. Le misure «giustamente disposte» dal Dipartimento dell'Agricoltura per evitare che l'influenza aviaria si diffonda tra gli allevamenti bovini anche in altri stati del Paese, avvertono le tre esperte, «potranno ben poco contro la minaccia principale che l'H5N1 rappresenta per l'uomo: l'infezione dei lavoratori» delle imprese colpite. «La nostra incapacità di proteggerli», ammoniscono, non solo «mette a rischio la loro salute», ma «dà al virus l'opportunità di evolversi in un patogeno che costituirebbe un rischio maggiore per le persone, compresi coloro che vivono lontano dagli allevamenti». 

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