L'annuncio verrà fatto domani a Roma durante il Consiglio nazionale di Forza Italia ma la decisione è già stata presa da tempo, almeno da quando, sondaggi alla mano, il sorpasso del partito azzurro sulla Lega è considerato ormai questione di decimali, con alcune rilevazioni che danno la compagine forzista già sopra il Carroccio. Insomma, il leader di Forza Italia Antonio Tajani la partita vuole giocarsela fino in fondo e metterci anche la faccia: sarà candidato capolista alle Europee in tutte le circoscrizioni, esclusa quella delle isole. Con un'attenzione particolare al Sud che storicamente rappresenta per il partito voluto e fondato da Silvio Berlusconi un granaio elettorale fidelizzato, sebbene oggi assai conteso anche da Fdi e M5s. Dunque il Mezzogiorno, dove Tajani farà tandem con il coordinatore regionale del partito in Campania Fulvio Martusciello, capodelegazione uscente e uomo forte del Ppe, che si accomoderà nella casella numero 2. «Restiamo fortemente ancorati alla tradizione popolare», dice. Proprio Martusciello, insieme allo stesso Tajani e al fido Francesco Silvestro, presidente della commissione bicamerale per le questioni regionali, è stato l'animatore di una cena offerta mercoledì sera - dopo il dinner ufficiale del G7 - alla delegazione italiana impegnata nei lavori del summit nel noto ristorante Aurora sull'isola azzurra. Menu della tradizione e bollicine ma, a margine dell'incontro a tavola, il piatto forte è stato costituito dagli ultimi dettagli in attesa dell'evento tutto politico in programma domani al Parco dei Principi. Perso mister preferenze Aldo Patriciello, europarlamentare di lungo corso ora approdato proprio alla corte di Salvini, Forza Italia punta comunque a fare un buon risultato nel Sud dove - stando alle proiezioni - dovrebbe ottenere due seggi sicuri ma dove potrebbe scattare anche il terzo. Ecco perché il traino di Tajani viene considerato essenziale sia per drenare ulteriori consensi alla lista, sia per rafforzare la corsa dello stesso Martusciello (considerato comunque un top runner) sia infine perché, sulla scia delle tre preferenze (di cui almeno una di genere) un seggio dovrebbe aggiudicarselo una delle candidate azzurre.