Napoli, la rinascita del cimitero delle Fontanelle: via al restyling

Il progetto è realizzato da un gruppo di giovani architetti sostenuti dal gigante Renzo Piano

Rendering dei lavori di restauro
Rendering dei lavori di restauro
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Sabato 27 Aprile 2024, 23:57
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A Napoli il progetto avanza, le Fontanelle, zona simbolo del quartiere Sanità e dell’intera città, cambieranno definitivamente volto. E stavolta non è solo questione di promesse: la vicenda è vera, reale, palpabile.

Il progetto c’è, è realizzato da un gruppo di giovani architetti sostenuti dal gigante Renzo Piano; ci sono anche i finanziamenti, ché provengono da atti di mecenatismo di aziende private: nessuna pastoia burocratica, nessun inghippo documentale, il percorso è scritto.

Ed è arrivato anche l’ultimo via libera da parte della Giunta che ha ufficialmente dichiarato «l’interesse pubblico» anche per la porzione di interventi che riguarda l’area più importante delle Fontanelle: l’ossario e la vicina chiesa di Maria Santissima del Carmine.

I permessi ufficiali

L’ultimo step prima dell’avvio dei lavori è arrivato esattamente un mese fa, alla fine di marzo quando il sindaco Gaetano Manfredi e gli assessori napoletani hanno approvato in via definitiva il progetto per il rifacimento della strada antistante il cimitero delle Fontanelle e del sagrato della chiesa annessa alla struttura. Un atto semplicemente simbolico, quello dell’attestazione della pubblica utilità, che serve ad aprire le porte all’avvio del cantiere che entrerà nel vivo nelle prossime settimane.

Nuova strada al posto di quella sgangherata che le persone sono costrette a percorrere attualmente, nuova area antistante la chiesa, chè quella attuale è un percorso a ostacoli fatto di avvallamenti e canali di scolo delle acque che sprofondano come voragini.

 

Nuovo volto pure alla chiesa che tornerà a uno splendore antico e rigoroso. Ma, quel che conta maggiormente, un rinnovato percorso di accesso nell’ossario perché oggi ci sono dissesti e ostacoli insormontabili per i disabili mentre domani sembrerà d’entrare in un museo moderno.

Il progetto di Renzo Piano

Tutto ruota attorno all’iniziativa virtuosa di Renzo Piano che s’è inventato il progetto G124, dal numero della stanza che occupa al Senato. Piano devolve parte della sua indennità parlamentare per finanziare borse di studio per giovani architetti che presentino validi progetti di «rammendo urbano», e stavolta nel vortice delle iniziative è finita pure l’area delle Fontanelle. Ma il percorso del mecenatismo non si ferma al gruppo di architetti sostenuti da Renzo Piano, per realizzare materialmente i lavori c’è bisogno di fondi, così è scesa in campo la parte produttiva della città. Il gruppo Giovani imprenditori di Napoli, insieme a quello dei Giovani costruttori dell’Acen, e in collaborazione con il Gruppo Piccola Industria dell’Unione, si è impegnato a raccogliere 250mila euro per finanziare l’iniziativa, che viene materialmente portata avanti dalla Fondazione di comunità di San Gennaro.

In realtà per la porzione attuale dei lavori saranno necessari solo 155mila euro perché i cantieri pronti a partire si occuperanno solo di due delle quattro aree d’intervento di recupero previste dai giovani architetti di G124.

Si procederà al ripristino del sagrato, il marciapiede sarà ampliato e arredato con panchine, installazione di aree verdi e nuova illuminazione. Non si tratterà di cantieri eterni, come quelli ai quali ci hanno abituato i lavori pubblici: qui si lavorerà di gran lena e, secondo il cronoprogramma ufficiale, dal giorno d’avvio dei lavori trascorreranno solo cinque mesi per vedere la zona totalmente rinnovata.

Quando riaprirà il cimitero delle Fontanelle?

Il cimitero delle Fontanelle è chiuso dai giorni della pandemia e, eccezion fatta per qualche settimana di attività nell’estate del 2020, non ha mai più aperto le porte ai visitatori. Vennero rilevate gravi problematiche di tenuta del tufo nel quale è inserito l’ossario che imposero la chiusura per motivi di sicurezza. Dopo un abbandono durato un paio di anni l’amministrazione locale ha recuperato un po’ di denari per effettuare una prima parete dei lavori, poi ha deciso di dare in affidamento la struttura in cambio della conclusione degli interventi.

Dovrebbe riaprire entro il 2024 ma non ci sono ancora date ufficiali. Il bando per l’assegnazione dell’ossario è stato vinto dalla cooperativa «La Paranza», simbolo della rinascita della Sanità, progetto di don Antonio Loffredo che ha consentito la rinascita delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, la creazione di posti di lavoro per tanti giovani del quartiere e ha, soprattutto, portato un vento di novità e di riscatto in un quartiere che stava arretrando di fronte al degrado e al malaffare. Se oggi la Sanità è simbolo di nuova vitalità gran parte del merito va proprio alla «Paranza».

La delusione dei turisti

In cambio della realizzazione di lavori e della futura manutenzione, la cooperativa potrà chiedere un biglietto d’ingresso all’ossario che, da sempre, è stato ad accesso gratuito. La novità del biglietto ha creato polemiche anche se la necessità di manutenere la struttura non può prescindere da una base economica.

In attesa dei lavori del progetto G124 e della riapertura a cura della «Paranza», il cimitero delle Fontanelle resta drammaticamente chiuso. Il problema è che, eccezion fatta per una nota sulla pagina ufficiale del Comune di Napoli, nessuno segnala il disagio ai visitatori che continuano a scalare la Sanità fino alle Fontanelle convinti di poter visitare il famoso ossario. Ieri mattina abbiamo contato almeno cinquanta persone, nel giro di un’ora, arrivare al portone di ferro a andare via deluse.

Da tutti abbiamo registrato un’unica richiesta: «Perché non ci sono segnalazioni più visibili della chiusura? Perché non c’è, almeno, un cartello prima della salita di via Fontanelle per avvisarci?». Abbiamo promesso che avremmo girato la richiesta all’amministrazione locale. Lo stiamo facendo, sperando che qualcuno accolga l’appello dei turisti delusi.

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