La Storia in prima pagina con il Mattino: il quarto episodio della graphic novel

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Nel nuovo episodio della graphic novel curata da Giffoni film festival per i 130 anni del Mattino, prende corpo il decennio 1912-1922. Il giornale e la sua storia con un periodo che segnò la storia d’Italia, con due tappe fondamentali nella vita del Mattino: il primo avvicendamento alla direzione per la morte di Edoardo Scarfoglio nel 1917, con il testimone raccolto dal figlio Paolo; la “fascistizzazione” del giornale, sottratto ai figli del fondatore.

l decennio si apre con una zampata di Scarfoglio-Tartarin protagonista della campagna di stampa contro gli scioperi. Il giornale si fa partito e promuove un grande raduno di protesta con un “Appello ai cittadini” il 13 giugno 1914. Risponderanno in 150mila come raccontò il giorno dopo il quotidiano. Una maggioranza silenziosa.

Grosso titolo premonitore sull’attentato a Sarajevo che il 30 giugno 1914 diede il via alla prima guerra mondiale. Ma è Evviva l’Italia il sottotitolo nella pagina che annuncia l’ingresso in guerra dell’Italia contro l’Austria il 24 maggio 1915, salutato con favore da Scarfoglio. Cinque mesi prima, Il Mattino aveva seguito con i suoi inviati Antonio Scarfoglio e Ermanno Amicucci lo spaventoso terremoto in Abruzzo, promuovendo una raccolta di fondi per la ricostruzione.

Solenne il funerale di Edoardo Scarfoglio nell’ottobre 1917. Tartarin è morto titolò il suo giornale, che per una settimana gli dedicò una serie di pagine. Gli successe alla direzione il figlio Paolo, fu lui a vivere la tormentata stagione dell’avvento del fascismo. Il Mattino seguì il congresso fascista a Napoli e la marcia su Roma. Il 22 ottobre 1922 raccolse l’intervista al futuro duce. Mussolini espone al Mattino il programma fascista pel Mezzogiorno fu il titolo. Preludio di tre anni difficili, che avrebbero portato gli Scarfoglio a perdere il giornale per decisione di Mussolini.