Perché i medici quasi mai si vaccinano?

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di Maria Pirro

«I medici quasi mai si vaccinano per presunzione». «Per diffidenza». «Per trascuratezza più che per malafede». «Perché pensano di essere protetti dai contatti continui con i pazienti, ma questo è un atto deontologicamente scorretto». Queste le risposte di Silvestro Scotti, medico di famiglia e presidente dell'Ordine di Napoli, Giulio Tarro, infettivologo e primario emerito al Cotugno, Maria Triassi, igienista e presidente campano della Commissione vaccini,  Paolo Siani, pediatra e primario dell'ospedale Santobono. I quattro esperti sono stati interpellati dal Mattino.it per parlare di vaccini, influenza, meningite, paure e caos dovuti anche alle differenze nell'offerta gratuita di farmaci, differenze che resistono tra Regioni. Ce ne sono alcune, ad esempio, che hanno reso la profilassi obbligatoria per accedere all'asilo nido, altre che propongono servizi diversi addirittura nella stessa provincia. E non tutti i vaccini in commercio o somministrati gratuitamente dalle Asl sembrano efficaci quest'inverno a evitare la febbre, così come non tutti devono aderire alla campagna di prevenzione. Naturalmente, le domande riguardano anche la questione dell'autismo e gli altri dubbi diffusi tra i genitori. 
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(immagini e montaggio con Newfotosud - Annalisa Nuzzo, Alessandro Garofalo, Alessandro Pone)