Roma, calvario trasporti: navette fantasma e attese infinite per guasti record

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La metropolitana non funziona? «Nessun problema, ci sono le navette sostitutive», è la classica risposta dell’Atac, la municipalizzata del trasporto pubblico della Capitale. Facile a dirsi, se non ci trovassimo in una città dove l’attesa media alla fermata - in inverno, quando il servizio è a pieno regime - è di 20 minuti, contro i 10 di Berlino e i 12 di Parigi. E dove può capitare, come successo ieri pomeriggio, di fermarsi davanti a una palina elettronica all’Aurelio e di venire a sapere, brutalmente, che l’unico bus che passerà da quelle parti - della linea 49 - è atteso fra ben 58 minuti. Lo sanno bene i tanti romani (ma anche i turisti) che negli ultimi mesi hanno dovuto confrontarsi con tre stazioni centrali della metro A chiuse per lungo tempo: i bus sostitutivi su quella tratta alleviavano in minima parte il disagio dei passeggeri, tra scarsa informazione, traffico e corse a singhiozzo. Basti pensare, peraltro, che i treni della linea A hanno una capienza di circa 1.200 persone (e nelle ore di punta a bordo ci sono tutte), mentre le navette ne portano al massimo un centinaio. Peraltro, dopo la riapertura delle fermate di Spagna e Repubblica, il servizio sostitutivo è stato soppresso, nonostante la stazione di piazza Barberini abbia superato i quattro mesi di chiusura, e non tornerà attiva prima del prossimo autunno.