Morte Cucchi, spunta intercettazione telefonica

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Un'intercettazione nel processo sui depistaggi relativi alla morte di Stefano Cucchi fa emergere le pressioni interne all'Arma sui testimoni della tragica fine del geometra 31enne morto una settimana dopo l'arresto all'ospedale Pertini di Roma. «Dovete avere spirito di corpo, se c'è qualche collega in difficoltà dobbiamo aiutarlo», avrebbe detto il comandante dei carabinieri di Napoli Vincenzo Pascale a uno dei testimoni ascoltati dai magistrati di Roma, secondo quanto emerge da una conversazione telefonica, intercettata, tra il maresciallo Ciro Grimaldi, all'epoca dei fatti in servizio presso la stazione Casilina, e un vicebrigadiere.