Clan La Torre: armi da guerra per l’egemonia su Mondragone

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Nelle prime ore della mattinata di venerdì, nelle Province di Caserta, Benevento e Torino, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla D.D.A di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Mondragone (CE), unitamente a personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone. L’attività investigativa è iniziata nel 2015 e ha permesso di scoprire le condotte criminose poste in essere dagli indagati, accusati di detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra, con l’aggravante del metodo mafioso. Le indagini, condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, e lo stretto monitoraggio in carcere di Augusto La Torre, già capo Clan di Mondragone tra gli anni ‘80 e ‘90, e del fratello Antonio, hanno evidenziato come i due, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, a Mondragone dal Luglio 2015, abbiano illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico più armi comuni da sparo e un’arma da guerra allo scopo di riaffermare l’egemonia del clan La Torre su quel territorio.