Dessange Napoli compie 60 anni: il parrucchiere di Posillipo è il più longevo d'Italia

Nacque fin dal 1963 sotto il nome di Paolo e Carlo: oggi Dessange è leader mondiale con 700 punti disseminati nei cinque continenti

Vincenzo Calamita, parrucchiere di Dessange Napoli
Vincenzo Calamita, parrucchiere di Dessange Napoli
di Valentina Bonavolontà
Sabato 17 Giugno 2023, 18:00 - Ultimo agg. 18 Giugno, 09:00
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«Vincè, ricordati una cosa, questo salone è speciale. Chi parte, chi torna, hanno sempre un punto di riferimento», si racconta così Vincenzo Calamita, parrucchiere di Dessange Napoli, il salone che compie 60 anni ed è il più longevo di Italia. Sin dal 1963, sotto il nome di “Paolo e Carlo” fu fondato da Paolo Canale e Carlo Varriale, nell'82 cambia pelle trasformandosi in “Ideaquattro” con l'entrata di Mario Conte ed Enzo Calamita.

L’azienda sin dalla sua fondazione si affaccia nel mondo della Coiffure ad un livello sicuramente tra i più alti riscuotendo un successo commerciale e notorietà nazionale.

Vincenzo, testimone storico di un'attività storica ormai alla sua quarta generazione, ricorda con affetto e commozione le crisi che il salone, «la squadra» ha superato. 

«Abbiamo reagito alle crisi investendo ed osando, sicuri anche della forza che la zona in cui siamo ci dà»,  continua Vincenzo. 

Nel 1990 di fatti il salone amplia la persenza sul territorio cittadino aprendo un raffinato negozio in via Scarlatti nel cuore dello shopping vomerese. 

Dal 1993 è concessionario esclusivo per la Campania del marchio Jacques Dessange, leader mondiale con 700 punti disseminati nei cinque continenti.

Il radicale cambiamento del mercato coiffure non ha trovato impreparato il marchio. Per cui Ideaquattro può essere annoverato sicuramente fra le firme che detengono la Leadership della città per la costante innovazione dei servizi proposti. 

«Lo sconforto più grande è stata la crisi del 2008. Il lavoro era calato e la situazione ci imponeva di dire ai nuovi arrivati che non c'era più posto per loro. Invece - racconta Vincenzo Calamita - ci siamo seduti e abbiamo deciso che da quel salone non sarebbe uscito nessuno. Ci siamo tassati e abbiamo ridistribuito il denaro. Era il momento di stringerci e lo abbiamo fatto. Oggi vantiamo un persole consolidato, ragazzi e ragazze sono diventati uomini e donne e gran parte di loro sono con noi da più di vent'anni». 

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Tra le crisi superate certamente non si poteva non parlare della pandemia e del rapporto che si crea tra parrucchiere e cliente. «Molte signore sono rimaste sole a casa. Abbiamo preparato dei kit da consegnare a casa, ma soprattutto abbiamo fatto lunghe chiacchierate per tenerle compagnia. Era un momento difficile. Io lo dico sempre ai miei colleghi, questo non è un lavoro, è una missione, e serve molta dedizione e amore». 

I parrucchieri sono persone di cui le clienti si fidano, affidano i loro look e trascorrono tante ore insieme raccontando e confidando anche cose personali. «Ci sono clienti a cui ho toccato i capelli che avevano vent'anni e ora sono anziane. La cosa più difficile è far capire ad alcune donne che alcuni tagli con l'età non soino più adeguati, accomapgnarle in un percorso di accettazione della vecchiaia senza per questo rinunciare a sentirsi bene con se stesse. Molte volte affrontano dei veri e propri disagi e noi le ascoltiamo mostrando amicizia ed empatia». 

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