Decreto Crescita, scontro totale in Cdm

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Nervi tesi al consiglio dei ministri finito con il via libera al decreto crescita. Quattro ore di braccio di ferro, ieri sera, fra Lega e Cinque Stelle. Urla del premier Conte, secondo i ben informati, contro Matteo Salvini, che alla fine ottiene lo stralcio di gran parte del salva-Roma: lo stato non si assumerà gli oneri del debito della capitale. Ma il Movimento annuncia battaglia nel passaggio del testo in parlamento. Via libera anche ai rimborsi per i risparmiatori truffati dalle banche: il tetto dell'indennizzo diretto sale da 100mila a 200 mila euro. nella notte anche l'accordo fra governo e sindacati sulla scuola: previste più risorse per il rinnovo dei contratti. Revocato lo sciopero del 17 maggio