Università, studenti di Pisa, Napoli e Bologna a Roma: «Oggi parliamo noi»

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(LaPresse) Dopo giorni di polemiche seguite agli incidenti tra studenti e polizia a Bologna, Napoli e Pisa gli universitari si sono dati appuntamento venerdì davanti la sede della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane): «Oggi parliamo noi», hanno intonato dai megafoni, denunciando oltre alla «repressione contro gli studenti» anche la «censura contro ogni forma di dissenso». A Roma era presente anche Marta di Giacomo, una delle studentesse presenti alla manifestazione di Pisa: «Siamo qui oggi per rimettere al centro la persona, gli studenti, chi nelle piazze c'era anche in quella del 23 mattina a Pisa. Il prefetto ha ascoltato solo Cgil Cisl e Uil che in quella piazza non c'erano, non ci rappresentano quei sindacati che poche settimane prima non volevano le bandiere della Palestina. È necessario che si capisca che non esistono studenti buoni o cattivi ma esistono studenti che da mesi portano avanti la solidarietà con la Palestina e contro la complicità dell'Università con Israele e la filiera bellica». «Siamo stati presentati come intolleranti solo perché pensiamo che davanti al genocidio che si sta compiendo in Palestina chi semina idee di morte e violenza debba assumersi le proprie responsabilità e renderne conto a chi vuole contestarlo - aggiunge Marta di Giacomo, studentessa di Napoli dove nei giorni scorsi è stato impedito al direttore di Repubblica di partecipare ad un incontro pubblico - Questo non è antidemocratico, è anti democratico chi si sottrae al confronto e chi ha paura di essere contestato».