Vedova Raciti: A livello culturale negli stadi cambiato molto poco

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“Conosco il dolore e preferirei rispetto verso i familiari”. Con queste parole Marisa Grasso, vedova dell’agente di polizia Filippo Raciti morto durante gli scontri avvenuti tra tifosi del Catania e del Palermo, il 2 febbraio 2007, risponde a chi le chiede un commento circa gli striscioni comparsi allo stadio Olimpico contro la madre di Ciro Esposito. La vedova Raciti ha partecipato, alla Sapienza di Roma, a un evento intitolato 'Vivere lo stadio: una passione a rischio?'. “Io chiuderei le porte dello stadio ma siamo un Paese democratico”, aggiunge. “Qualcosa è cambiato” dopo la morte di mio marito, aggiunge, “soprattutto nelle misure di prevenzione, ma a livello culturale è cambiato poco, mi terrorizza il pensiero che ci possano essere altre perdite di vita”. “La polizia è sempre al servizio della gente”, conclude la vedova Raciti.