«Juve Stabia, pronta la soluzione stadio, sul mercato senza blocco»

L'amministratore unico Polcino punta a trasformare il club in un'eccellenza in Campania

«Juve Stabia, pronta la soluzione stadio, sul mercato senza blocco»
«Juve Stabia, pronta la soluzione stadio, sul mercato senza blocco»
di Gaetano D'Onofrio
Martedì 7 Maggio 2024, 10:01
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È ufficiale: la sfida con il Mantova, secondo turno della Supercoppa di C, si disputerà sabato alle 18 al Menti. Ieri il dispositivo della Lega, dopo l'accordo tra i due club per il problema di ordine pubblico che, giocando domenica, la concomitanza della festività e della processione di San Catello avrebbe comportato. Gran finale a Cesena domenica 19: «È una competizione a cui teniamo tantissimo - dice l'amministratore unico, Filippo Polcino -. Può essere la ciliegina sulla torta. Affrontiamo due squadre molto simili alla nostra, se i ragazzi scendono in campo con la consueta spensieratezza possiamo centrare anche questo obiettivo». Oggi, alle 15, intanto, il club sarà premiato dal sindaco Manfredi della città metropolitana.

Dopo il Napoli c'è la Juve Stabia...
«Oltre a essere la seconda realtà della provincia di Napoli, ci stiamo proiettando ad essere un club d'élite in Campania. Abbiamo solidità a livello societario, una tifoseria da brividi e matura per la B. Ormai la Juve Stabia è una realtà importante».
La festa continua?
«Per noi è durata due giorni: la sera al "Vigorito" e la cena sul lungomare. Poi ci siamo tuffati nella nuova avventura, entusiasmante quanto difficile e con tanti, piccoli ostacoli da superare fin da subito».
Lo stadio la prima grana, mentre ai bilanci dopo anni si guarda con serenità.
«La Juve Stabia ha raggiunto una tranquillità economico-finanziaria.

Con la ristrutturazione del debito siamo a buon punto, resta poco, già pianificato, per chiudere col passato. Ringrazio i creditori che ci hanno concesso tempo, dandoci fiducia. Dopo quattro anni abbiamo indici di bilancio positivi, senza dover fare i conti con il mercato bloccato».

Il Menti resterà la casa della Juve Stabia il prossimo anno?
«Insieme al vicepresidente D'Elia lavoriamo da settimane con i commissari prefettizi. Vorremmo essere pronti per il 4 giugno, quando dovremo depositare l'iscrizione. Da parte di tutti c'è buona volontà ma alcuni tempi sono fisiologici, dovendo far fronte alle prescrizioni della commissione provinciale pubblici spettacoli. È una struttura di classe 4 e dobbiamo tener presenti alcuni vincoli. Proveremo a indicarlo da subito per le gare interne».
Quanto può contare la gestione dello stadio in B?
«Un impianto di proprietà o comunque in esclusiva può dare tanto. Il presidente Langella è attento alle strutture ma sono cose che dovremo discutere con la nuova amministrazione».
Dalla valorizzazione dei giovani un tesoretto di oltre 180mila euro.
«Abbiamo dimostrato che si può vincere anche facendo un calcio sostenibile».
Essere sulla coreografia della B l'ha emozionata?
«È stato un bel tributo anche perché c'era la famiglia allo stadio. Con la curva c'è un rapporto bellissimo, sono l'anima della Juve Stabia».
Il futuro?
«La B è un campionato importante, da neopromossa non è certo facile. Ma le idee possono fare buone cose. Ci sono tante grandi squadre, ma saremo pronti».

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