Fondi Coesione, De Luca attacca ancora: «Al potere ci sono ignoranti e somari dal punto di vista amministrativo»

E sul turismo: bene B&B ma desertificano i centri storici

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Mercoledì 8 Maggio 2024, 13:33 - Ultimo agg. 9 Maggio, 07:06
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«Domani ci sarà l’udienza del Consiglio di Stato, vedremo che verrà fuori, sul piano politico è prova evidente di arroganza del potere, cercano di accumulare tutte le risorse a Roma, sono arroganti e somari dal punto di vista amministrativo, incapaci di muovere una foglia».

E’ quanto detto, a proposito della sentenza attesa per domani dal Consiglio di Stato sulla vertenza Campania in merito all'assegnazione dei fondi di Coesione, dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell'inaugurazione della nuova Tac all'Ospedale Gaetano Fucito di Mercato San Severino (Salerno).

«Neppure con il governo Berlusconi abbiamo conosciuto un tale livello di arroganza e cafoneria al potere, con Berlusconi c’era una base di cultura democratica minima, questi veramente sono l’arroganza del potere e ignoranza al potere, mentre cercano di occupare ogni spazio possibile, tengono bloccati da un anno 6 mld di euro per la Campania e 20 mld per le regioni del Sud», ha concluso De Luca.

«Si apre una bella stagione per tutta la regione, per Salerno, per l'Italia.

Vediamo cortei di turisti con le bandierine alzate. Bisogna contrastare questa spinta a realizzare B&B in tutti i centri delle nostre città. I centri storici si stanno desertificando. Il turismo va bene. È una grande carta. Vi ricordate quando stavamo realizzando Piazza della Libertà a Saleno e dicevo che avremmo avuto le navi da crociera più alte del Crescent? Adesso è così ed è un bello spettacolo» ha poi detto De Luca, commentando il boom turistico in tutta la regione.

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«Stiamo combattendo già da due anni. Tra poco non ci saranno I medici per aprire i pronto soccorso. Manca la consapevolezza della drammaticità della situazione» ha concluso De Luca tornando a lanciare l'allarme sulla carenza di personale sanitario. «Abbiamo appena concluso un concorso unico regionale per cercare su tutto il territorio regionale medici dell'emergenza. Alla fine abbiamo recuperato una 50ina di medici per tutte le strutture regionali. Avremo un po' di respiro ma non è questa la soluzione al problema. La soluzione è quella di raddoppiare le retribuzione per i medici dell'emergenza, diminuire l'età pensionabile e consentire ai giovani medici laureati che fanno le scuole di specializzazione di avere contratti a tempo indeterminato per essere usati subito nelle strutture ospedaliere e poi cancellare subito questa vergogna del numero chiuso alla facoltà di medicina. Come sempre hanno dato un annuncio ma questo Governo si è fermato all'annuncio. Ogni anno se ne vanno dall'Italia 20mila medici. Se si va avanti con l'autonomia differenziata, la sanità nel Sud è morta perché significa che le regioni del Nord potranno fare il.contratto nazionale del lavoro e contratti regionali che si aggiungono a quelli nazionali». 

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