Maxi incendio in periferia a Napoli:
esplodono 10 bombole di gas
Chiusa parte dell'asse mediano

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di Giuseppe Crimaldi con video di Sergio Siano

Inferno e paura a Napoli. L'incendio nei pressi del campo rom di Scampia in via Cupa Perillo. Gli abitanti si sono chiusi in casa. Sul posto sono arrivati sia i vigili del fuoco che la polizia: al lavoro per evitare che le fiamme attaccassero anche un'area di sosta di mezzi pesanti,  a poca distanza. Dieci bombole di gas sono esplose, anche un deposito è stato considerato a rischio. In un primo momento, nel pomeriggio, si è temuto il peggio per alcuni bambini ma nessuno è rimasto intrappolato.
 



Le fiamme si sono propagate, secondo una prima ricostruzione, da una vettura. Poi il fuoco ha divorato alcuni rifiuti - si tratta per la maggior parte di materiale plastico - depositati a ridosso di un campo nomadi, facendo levare una colonna di fumo nero, visibile anche a notevole distanza. Secondo quanto si apprende dalla polizia, non ci sono feriti né tantomeno persone in pericolo. A causare i maggiori disagi è il fumo nero e intenso che sta invadendo le case circostanti. Gli abitanti della zona sono costretti ormai da alcune ore a stare in casa con le finestre chiuse. Chiusa anche una parte dell'asse mediano.

«A Scampia un disastro annunciato». È quanto sottolineato in un comunicato congiunto del presidente dell'VIII Municipalità Apostolos Paipais e Giovanni Palladino in merito all'incendio divampato a Scampia. «Sono mesi che solleviamo il problema sicurezza del campo Rom e della zona limitrofa. Un'area completamente abbandonata e senza alcun controllo. Un incidente può verificarsi in qualsiasi momento. La Municipalità ha chiesto in questi mesi la sensibilizzazione dell'amministrazione centrale perché è necessario procedere alla riqualificazione della zona, con un processo radicale che comprenda anche l'analisi delle condizioni sanitarie e della vivibilità per i tanti bambini che vivono nei campi, oltre alla riapertura dello svincolo dell'asse mediano, chiuso da 30 anni».
 

«Il disastroso incendio al campo rom di Scampia risulta purtroppo una sciagura annunciata, poiché sono anni che i cittadini di Cupa Perillo denunciano le condizioni disumane di accoglienza». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Franco Moxedano. «L'amministrazione comunale si è dimostrata, invece, distratta ed incurante della situazione igienica che vivono gli abitanti del suddetto campo. Il sindaco De Magistris, ed il suo movimento Arancione, ancora una volta si sono dimostrati incapaci di intervenire garantendo condizioni di vivibilità sia per i rom che per i cittadini dell'Area Nord di Napoli, peraltro lasciando inutilizzati 7 milioni di Euro per la costruzione del villaggio di accoglienza».