Benevento contesta Renzi

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Agenti e transenne per un cordone di centinaia e centinaia di metri intorno al Teatro Massimo di Benevento. Un dodicenne viene tenuto fuori casa perché non ha i documenti, e la "zona rossa" in difesa del premier non ammette eccezioni nemmeno per i ragazzini. E’ una città blindata quella che ieri pomeriggio ha accolto Matteo Renzi, in tour per sostenere il sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Vietate per l’occasione tutte le altre manifestazioni nei paraggi, anche quelle già autorizzate dal Comune, come lo “speakers corner”, per promuovere il no, del locale Comitato Articolo 1. Un divieto che sembra aver accresciuto anziché represso la voglia di manifestare (come dimostra il successo sui social dell’evento “Benevento non ti vuole”, promosso dal Collettivo Autonomo Studentesco e dal L@p Asilo 31), esacerbando gli animi. Forse anche perché lo scorso autunno, quando i beneventani spalavano fango e piangevano per l’alluvione, di Renzi in città «non si era vista nemmeno l’ombra». Le contestazioni hanno seguito il premier ovunque: per strada, dove si sono registrate cariche da parte delle forze dell'ordine, fuori dal teatro e persino dentro il teatro, dove un manifestante ha urlato «Benvenuto Renzi in una terra trivellata dal tuo Sblocca Italia». Servizio di Alessandro Paolo Lombardo